Con la terza domenica del tempo ordinario iniziamo la lettura antologica del Vangelo secondo Luca.
L'episodio è quello del discorso di Gesù in sinagoga a Nazaret, un discorso peraltro brevissimo ("Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato") a commento di un passo del profeta Isaia. "Aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto" narra Luca. 'Trovò': intenzionalmente? Seguendo il calendario liturgico del tempo? Di fatto, quella citazione di Isaia diventa il biglietto da visita con cui Gesù si presenta ai suoi concittadini e sul grande palcoscenico della predicazione pubblica. Rileggiamolo e riascoltiamolo: "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e a proclamare l'anno di grazia del Signore". Ai pii israeliti che si domandavano di chi il profeta avesse parlato, se di sé stesso o di un altro, Gesù risponde con quell' "oggi si è compiuta questa Scrittura" applicando alla sua persona le parole isaiane. Nel seguito del suo vangelo Luca espliciterà il contenuto di questa proclamazione messianica risuonata nella sinagoga di Nazaret: Gesù è il Giubileo, Gesù è il consacrato del Signore Dio, Gesù è l'araldo della buona notizia, l'autore della liberazione, la luce che dà la vista ai cuori.
E il nostro biglietto da visita qual è?
Come ci presentiamo al mondo?
Abbiamo ricevuto lo Spirito Santo che si è posato su noi nel Battesimo e nella Cresima; siamo stati unti nel nome del Signore e l'unzione divina è in noi; siamo stati mandati: a chi e per chi? Le parole del profeta sono per noi oggi, non dimentichiamolo.
Il biglietto da visita di un cristiano in positivo sono le sue parole, i suoi gesti, i pensieri ispirati alla sapienza del vangelo e dell'insegnamento della Chiesa: quando la tua vita può rispecchiarsi nelle parole di Isaia che Gesù ha applicato a sé stesso e che ha realizzato in sé stesso.
Il biglietto da visita di un cristiano in negativo sono le sue parole, i suoi gesti, i pensieri ispirati dalla sapienza del mondo e dagli insegnamenti dei predicatori mondani, veri e propri anticristi: quando la tua vita è un'impietosa denuncia che le parole di Isaia sono rimaste lettera morta e aspettano ancora di iniziare a compiersi in te.
